DUETTO DI VIOLINO E CLAVICEMBALO PER
SONATE DEL 600
di Barbara Avicolli
ISERNIA. Ancora una volta lassociazione culturale isernina Amici della
Musica è stata artefice dellorganizzazione di un evento concertistico di alto
respiro, svoltosi sabato scorso, presso il Museo di Arte Contemporanea di Isernia.
Ad esibirsi, Domenico Strada, violinista, e
Marco Bisceglie, clavicembalista. Elevato il curriculum di entrambi i musicisti,
dallapprezzabile esperienza decennale e dalla presenza in molteplici occasioni
concertistiche internazionali. Il programma proposto rivaluta il Seicento musicale. La
musica del Seicento e della prima metà del Settecento così come larte e la poesia
sono indicate con il termine barocco.
I caratteri più evidenti di questo stile sono
la grandiosità, la potenza, la teatralità e la ricerca di complicati effetti decorativi,
che rispecchiano la fastosità delle nascenti monarchie assolute europee. Trait
dunion del programma proposto, ha affermato il clavicembalista Bisceglie, le sonate
sacre barocche, caratterizzate dal continuo alternarsi di andamenti lenti e pacati a
momenti di vibrante allegria.
Note le sonate da chiesa che riecheggiano le
danze seicentesche del compositore Arcangelo Corelli (1653-1713), riconosciuto ai suoi
tempi come il più grande violinista, nonché autore di musica per il violino. Entrambi i
musicisti sembrano condividere un aspetto alla base della cultura musicale di Corelli, la
bellezza dellunione armonica di due o più strumenti.
Il fatto che Corelli non abbia dato un
grande sviluppo al violino solistico dimostra come in realtà egli fosse più interessato
alla musica d'insieme, di cui esplora tutte le possibilità espressive, attraverso le
forme che la musica del suo tempo gli offre. Il sinfonismo senz'altro l'aspetto più
interessante della sua opera, che consiste nella magistrale capacità di costruire i suoi
brani con materiale talora del tutto atematico, facendo leva essenzialmente sulla bellezza
delle successioni armoniche e sulla pienezza dei suoni, ha commentato il violinista
Domenico Strada. Note anche le sonate di chiesa di Benedetto Marcello (1686-1739). Sebbene
la sua attività di violinista sia stata il primo passo nel mondo della musica, Marcello
si interessò soprattutto al clavicembalo. I due musicisti hanno una sonata dalla
successione dei movimenti variegata e ricca.
Originale la scelta delle composizioni del
tedesco Georg Telemann (1681-1767), musico completo ed eclettico, eccelso esponente della
musica barocca tedesca, e di Bernardo Pasquini (1637-1710), virtuoso clavicembalista che
brillava per le sue improvvisazioni in pubblico.
Marco Bisceglie ha riproposto con vivacità ed
eleganza in un solo per clavicembalo Partite diverse di Follia. Il tema della
Follia tipico dellepoca barocca è stato soggetto a numerose variazioni e
reinterpretazioni diverse e personalizzate.
A chiudere il concerto la celebre sonata detta
Follia del compositore Corelli. Si tratta ancora di una variazione al tema
della follia, che i concertisti hanno riprodotto nel rispetto dellinsolito calore
appassionato e quasi romantico del brano.