Egregio onorevole Patriciello, Le scrivo per chiederLe di prendere in mano la situazione sanitaria molisana. La Sua esperienza in campo manageriale e sanitario - quella della Sua famiglia - è un know-how di cui la nostra regione non può fare a meno. Leggo sul sito di Neuromed che sono di Loro proprietà ventitré strutture sanitarie di molte regioni italiane. Chi, meglio di Lei e di Loro, potrebbe gestire e dare ai cittadini, finalmente, un po' di qualità nella cura e nell'assistenza dei malati? Le dico la verità: io avrei preferito la sanità pubblica ma non è più tempo per ipotesi ideologiche o politiche. Qui muoiono le persone senza che nessuno se ne meravigli, come in guerra. Qui vengono abbandonati gli anziani per ore sulle barelle del pronto soccorso. Qui si mandano i malati oncologici a Penne per una endoscopia. Si rimandano di settimana in settimana gli holter cardiaci perché gli apparecchi sono rotti da sei mesi. Qui si umiliano medici e infermieri perché messi nelle condizioni di non poter fare il loro lavoro. Avrei preferito la sanità pubblica ma, sentito anche il parere di medici stimatissimi che hanno voluto partecipare responsabilmente al dibattito che ho sollevato, Le chiedo di intervenire e di prendere in carico, con il Suo gruppo, l'intera sanità molisana. Mi consenta di chiederLe, come ulteriore desiderio, la realizzazione di un Centro Unico di Emergenza, collegato con elicotteri leggeri a tutto il territorio regionale,in modo da avere finalmente ciò che ci viene garantito dalla Costituzione: la sanità oltre che la possibilità di vivere, l'esistenza. Poi, faccia ciò che crede meglio per noi molisani. Di sicuro ci sentiremo molto più tranquilli, anche perché, pur volendo, non si potrà fare peggio di ciò che è stato fatto finora e si sta facendo. Vedrà che non troverà ostacoli nel privatizzare ogni cosa e nel modificare leggi e regolamenti regionali per facilitare il processo. Le opposizioni molisane Le conosce bene anche Lei. Dal Pd avrà qualche comunicato-stampa pubblicato sui social, nemmeno inviato alle redazioni delle poche testate giornalistiche rimaste. Dai Cinque Stelle qualche visita spettacolare in ospedale, con video postato su Facebook e nessun atto concreto di contrasto, nemmeno quando, a otto mesi dalla scadenza, potesse esserci il modo di far cadere il governatore e commissario alla Sanità. Nessuno si opporrà, se non con i post e i twitt. Poi tutto finirà lì e Lei potrà portare a termine la bonifica del sistema sanitario regionale e l'eliminazione delle inefficienze. Faccia presto. |
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