DL: dottoressa Lanciano
SE: studente
SA: studentessa
DL
Parleremo di Giulio, oggi. A me il libro è piaciuto molto. Non vedo l’ora
di conoscere l’autore…
SA
Non mi è piaciuto perché è venuto fuori solo il pensiero del professore
SE
È uno dei finali peggiori che abbia mai letto
DL
A me, invece, è piaciuto molto. L’autore voleva che ognuno di noi
immaginasse un finale tutto suo
SA
Secondo me la mamma di Giulio e il professore hanno avuto una storia
DL
Secondo voi com’è il prof Fermi? Dico proprio fisicamente…
SA
Non è tanto giovane. È sulla quarantina. Non è bellissimo ma ha il fascino
del filosofo
SA
Secondo me è sulla trentina perché si immedesima molto nella realtà dei
giovani e riesce a capire i loro pensieri
SE
Non ha 30 anni perché parla del ’68. Sarà più o meno del ’55. Però ha già
i capelli bianchi, abbastanza lunghi
SA
Sui 35 anni. Un artista stravagante. Giacca e jeans
SA
Come il professor (…). Occhi azzurri e affascinante
DL
Torneremo sull’insegnante nel prossimo incontro. Ora parliamo di Giulio.
Secondo voi è un ragazzo difficile?
SA
No. Sta solo affrontando l’adolescenza
SE
Non sta vivendo come si deve
SA
È un po’ esagerato
SA
È un po’ troppo sensibile
SA
È un po’ enfatizzato il suo carattere
DL
E la madre? Non vi sembra un po’ ansiosa?
SA
È normale che la mamma si preoccupi del figlio
SE
È ansiosa perché vede le altre famiglie con i figli che almeno in
apparenza sembrano sereni
SA
Dovrebbe preoccuparsi di più perché suo figlio sembra un drogato
DL
Vi piace il titolo del libro?
SA
Sì, è stato preso da una frase di Giulio
SA
Per il prof è la scuola. Per lo studente è il mondo esterno. Per la mamma
è la famiglia
DL
Prendiamo in considerazione qualche pensiero di Giulio:
…non ho aspirazioni tranne quella di vivere giorno per giorno, e
divertirmi, e soprattutto non farmi problemi inutili…
Questa frase fotografa Giulio?
SA
Secondo me vuole convincersi di ciò ma non è così
SA
C’è voglia di indipendenza
DL
Cosa denotano i suoi cambiamenti di umore?
SA
È confuso…
SE
…com’è giusto che sia…
DL
Perché “com’è giusto che sia”?
SE
Perché è normale
SA
Perché è così per ogni adolescente
SE
Io non sono d’accordo con Giulio. Il suo mondo non mi appartiene
SL
Ti ritieni sereno?
SE
Sì
SE
Anch’io sono sereno. Non combaciano i miei pensieri con quelli di Giulio
SA
È un personaggio esagerato anche se molti dei miei amici sono così
SA
Questa situazione gli fa comodo
SA
È un ragazzo debole e sensibile. Non si lascia scivolare le cose addosso
DL
È debole o è sensibile?
SA
Secondo me chi è sensibile è più forte. Non è debole. È sensibile
DL
Amplifica tutte le sue emozioni. Succede così quando ci si deve
allontanare dai genitori per diventare autonomi. Si soffre. La vita di
Giulio è uno spaccato della vostra vita
SA
Ma enfatizzato però
DL
I pensieri di Giulio sono stati anche i vostri qualche volta?
TUTTI GLI STUDENTI
Sì – Qualche volta – Spesso
SE
Per me quelli relativi ai problemi dello studio e delle amicizie sbagliate
SA
I miei no di sicuro
DL
(Chiede di commentare i comportamenti di Giulio)
Mi sembra che venga fuori sempre la sua conflittualità: con la scuola e
con tutto il resto.
Vi ci ritrovate?
Con i vostri professori parlate della vostra vita?
STUDENTI (tutti)
No
SA
Abbiamo tempi troppo ridotti e i prof sono presi dalla loro lezione. E poi
di noi non gliene importa e noi non ci apriamo con così poco tempo a
disposizione
SA
Lui è il prof e non gliene frega niente dei miei problemi
SA
È un adulto…
SA
Parlo con le persone di cui mi fido, con chi conosco bene. Il prof è come
una commessa del supermercato. Lo vedo raramente
SE
Il tempo c’è ma viene sprecato per altre cose. Si spendono ore e ore per
cose che non servono
SA
Ma questo è soggettivo! I prof sono presi dalla loro vita
SA
Alle elementari, per esempio, molte ore venivano spese per il rapporto
interpersonale
DL
Conosco molti insegnanti che hanno voglia parlare con voi ma voi non vi
aprite…
SA
Con Ferri (il prof del libro) lo farei ma così è difficile. Ce l’ho una
prof che potrebbe capire alcune cose ma non la vedo capace di capire tutti
i miei problemi. È una prof che urla ma è un pezzo di pane
SA
Se io andassi da un professore, penso che lui non si tirerebbe indietro
SE
Magari ti sente ma non ti ascolta
DL
Sto ascoltando cose molto interessanti. Noto che state segnalando un
divario tra studente e docente. Un divario che aumenta nel passaggio dalle
elementari alle superiori. Ma non è che siete voi ad allontanarvi?
SA
O forse loro che ci chiamano per cognome…
DL
Forse bisognerebbe evitare irrigidimenti reciproci
SA
Alcuni professori non ricordano nemmeno il mio nome né il mio cognome.
Eppure sono i miei insegnanti da quattro anni
DL
Ti dispiace?
SA
Certo. È come se per lei io non esistessi
SA
C’è una prof che mi confonde sempre con la mia compagna di banco
DL
Siamo tornati di nuovo sugli insegnanti che sono il tema del prossimo
incontro. Parliamo di Giulio
SA
Io lo sento simile a me. Anch’io quando c’è la ricreazione corro ad
incontrare un ragazzo che mi piace molto
SA
Per me è simile la parte che riguarda i paragoni con la sorella. Anch’io
ho una sorella molto brava. È la ragazza perfetta, un modello da seguire.
Io sono più ribelle di lei. Somiglio a Giulio per i miei problemi con i
genitori. Comunico poco e loro non mi capiscono
SA
Invece nella mia famiglia sono io la perfettina. Quando mia madre apre
bocca, mia sorella l’anticipa: “Ecco con il paragone con mia sorella”. È
più grande di me ma i miei genitori le indicano me come modello da seguire
SA
Anch’io sono il modello da seguire. Mio padre fa continuamente paragoni e
danno fastidio anche a me
SA
Lo fanno per stimolare e dare una strigliata…
SA
Mio fratello è del tipo di Giulio. I miei non hanno mai fatto paragoni ma
li facciamo io e lui. I genitori non si mettono in mezzo
DL
Giulio sta male. Dice: “Ho voglia solo di aria fresca…”
Galimberti dice che gli adolescenti stanno male, oggi più di ieri, non
solo per una questione collegata alla crisi esistenziale ma per il
Nichilismo della società contemporanea. Dei giovani, oggi, si occupa
soltanto il mercato. Ma che cosa si può fare per contrastare questo
disagio esistenziale e culturale?
SA
Non è facile. Essere meno chiusi. Accogliere di più le richieste dei figli
SA
Molte persone sono chiuse. Molti preferiscono tenersi tutto dentro. Questo
succede anche tra persone che si conoscono da anni. La società è cambiata
molto. È difficile tornare indietro
SE
Comunicare di più “dal vivo”. Evitare internet. Bisogna incontrarsi
SE
C’è bisogno di maggiore comunicazione. Un punto d’incontro…
SA
Bisogna essere consapevole delle proprie difficoltà. Aprirsi. Io sono
molto chiusa. Faccio vedere che sto bene ma non è vero. Trovo utile un
confronto con altre persone per superare i momenti difficili
SA
Io sono selettiva. Dico molto, parlo molto ma solo con le persone che
conosco bene e di cui mi fido. È difficile trovare una persona nuova di
cui fidarsi. Mi fido di più delle persone con cui sono cresciuta, degli
amici che conosco dall’asilo o dalle elementari
SA
Il rapporto deve essere naturale. Niente deve essere forzato. La soluzione
è il dialogo senza aver paura di non avere di fronte la persona giusta
SA
Bisogna fidarsi per comunicare con gli altri
SA
Troppi giudizi. Siamo continuamente osservati. Io ho le mie amicizie e so
come risolvere i problemi e come comunicare. Sto bene
SA
Io non riesco a sfogarmi con qualcuno che non mi risponde
SA
I problemi devono incontrarsi altrimenti i problemi sono irrisolvibili
SA
Credo che i ragazzi di oggi diano importanza solo alla contemporaneità
della moda. Bisognerebbe credere in qualcosa, un Dio o un ideale. Io avevo
dei valori che oggi non mi va di seguire
SA
I ragazzi non sanno vivere
SA
I modelli che la società ci impone sono forti e prima non c’erano
SA
La gente è fredda. Docenti, genitori e amici sono freddi e pensano alla
loro vita senza alcuna voglia di condividere qualcosa con gli altri. I
miei genitori, per esempio, pensano solo al mio rendimento scolastico e
non a come sto, se soffro, cosa penso… Inibiscono anche le mie passioni…
SE
Per me, bisogna spegnere la televisione. La massa è sempre più ignorante
anche nei Paesi più sviluppati. Per il disagio esistenziale bisognerebbe
modificare il sistema che da sempre, dal Medioevo ad oggi, considera la
massa e non l’individuo. Noi non siamo protagonisti della nostra vita.
Possiamo diventare dei buoni adulti solo se riusciremo ad allevare dei
buoni figli. La nostra generazione è già rovinata
SA
La televisione rispecchia la società di oggi. Se in televisione c’è quello
che vediamo è perché la società è proprio così. Si identifica con il
nulla.