DL: dottoressa Lanciano
SE: studente
SA: studentessa
Prof.a: professoressa
Prof.e: professore
MA: mamma
La dottoressa Lanciano riporta alcune
frasi del libro.
DL
Sono frasi salienti. Ognuno di noi ha vissuto episodi simili.
(legge le frasi in cui la mamma di Giulio parla del suo sentimento di
fallimento e dà un giudizio della sua famiglia)
Sottolinea come i problemi tra genitori e figli sembrino sempre
improvvisi, che il loro comparire sia sempre repentino e inaspettato
Chi di voi ha vissuto questa storia nell’osservazione dei propri genitori?
SA
Non è il mio caso
SA
è una madre illusa
SA
Non accetta che i figli crescano o che siano cresciuti in un modo diverso
da come pensava lei
SA
è delusa
SA
pensava di avere un’idea precisa della propria famiglia e scopre di aver
sbagliato
MA
Paura e insicurezza del futuro. Sa che non potrà gestire la famiglia come
voleva
MA
Ha paura di non gestire. Il marito è defilato. La figlia per fettina. Il
figlio le dà la sensazione di non farcela.
DL
è una donna che si sta mettendo in discussione
SA
No. è convinta di non aver sbagliato nulla
MA
solo verso la fine si metterà in discussione
PROF.a
Si. quando dice che è un fallimento
DL
Io sento una donna fragile (con tutte le sue certezze). Sta manifestando
le sue emozioni. Ho provato tenerezza nei confronti di questo personaggio.
E voi?
SA
Leggendo le pagine mi viene in mente il rapporto con mia madre. Mi rendo
conto che ho pensato per la prima volta ai sentimenti di mia madre quando
discuteva con me. Ho sentito un po’ di rimorso perché qualche volta ho
esagerato e ho pensato di aver ragione in assoluto
SE
Non sono mai arrivato a questi livelli di contrasto con mia madre. Per me
è un’amica
SE
Non ho provato alcun sentimento nei confronti di questa donna
SA
Mi ha fatto tenerezza
SA
Sono discussioni frequenti e normali. Ho provato rimorso perché qualche
volta non ho tenuto in considerazione il punto di vista di mia madre
SA
Un po’ mi sono rivista nelle discussioni. Ho avuto la conferma che anche i
genitori possono provare dolore e sofferenza in riferimento ad una
discussione
SA
Questa mamma si preoccupa troppo del giudizio che gli altri hanno della
sua famiglia
SA
Non mi sono mai resa conto che mia madre pensa e soffre quando discute con
me
SA
Questa madre è troppo apprensiva. Risulta superficiale perché è troppo
condizionata dal giudizio degli altri
SA
Mi sono sentita un po’ in colpa perché ho fatto caso per la prima volta
che forse mia madre aveva altri desideri
SE
Un po’ di rimorso. è troppo ansiosa. è asfissiante.
DL
Interrogativi della mamma:
Volevamo fare troppo gli amici?
Secondo la mamma il figlio contesta i genitori e fuori non è sicuro di sé
La mamma pensa che forse non è il caso di fare gli amici ma di lasciare
una distanza tra il ruolo dei genitori e quello dei figli
Secondo voi, genitori e figli possono essere amici?
SA
I figli non si mostrano mai come sono davvero. Non si comportano con i
genitori così come si comportano con i loro amici. Quello dei genitori e
quello dei figli sono due ruoli che rimangono separati
SA
Se io faccio un’esperienza, quell’esperienza l’ha già fatta mia madre. Mi
impedirebbe di fare esperienze importanti
SA
Secondo me c’è anche il distacco generazionale. Il mio modo di vedere è
diverso da quello di mia madre. Per cui il rapporto di amicizia non può
esserci anche se è importante un dialogo.
MA
Non si può essere amici dei propri figli. Non mi viene a dire tutto. Non
si può conoscere completamente un figlio. Anche se tra noi c’è un ottimo
rapporto ma quando c’è da fare la mamma, io devo fare la mamma.
PROF.a
Comprendere e sostenere ma mai confondere i ruoli.
PROF.a
Ho lasciato molto spazio alle scelte di mia figlia pur vigilando
DL
Anch’io ho un ottimo rapporto con mia figlia ma non mi carico più di tanto
delle sue cose.
Prof.a
Si può essere ansiosi per molto cose ma non si deve entrare nella sfera
dei sentimenti e delle cose più intime di un figlio
SA
Mia madre non è mai entrata nelle mie scelte anche se ho sentito la sua
presenza. Avevo la sensazione di esserci
SE
Non è vero che non vogliamo niente. Siamo stati viziati da questa società.
Fare i genitori è difficilissimo. Dovremmo essere noi ad andare incontro,
anche noi…
Noi abbiamo idee e progetti ma non ci stanno bene troppe cose. Persino la
faccia…
DL
Quando dicono “è tutto uno schifo!”
SE
Lo diciamo perché la società ci vuole perfetti e questo non è possibile,
inarrivabile
SA
Io voglio tutto ma se poi non riesco ad averlo la colpa non è mia ma della
società
SA
è l’eccezione che dice che tutto fa schifo. sono molti quelli che hanno
aspettative e obiettivi. Magari questi obiettivi non rientrano nell’ottica
prevista dai genitori
DL
I giovani non hanno niente da dire?
SA
sono gli adulti che non ascoltano
SE
siamo stati abituati ad avere troppo cose, in fretta, non siamo stati
educati ad apprezzare ciò che abbiamo.
SA
Al di là delle cose materiali, volere di più è positivo. significa
aspirare al massimo
PROF.a
Siamo distratte anche dal lavoro fuori casa. Dedichiamo poco tempo ai
figli e loro si sentono trascurati. Anche se la qualità è più importante
delle quantità…
DL
La qualità è un alibi per quelli che non vogliono spendere il loro tempo
per i figli
SA
Mio padre torna a casa tardi e a cena, io vorrei parlare ma lui ascolta il
telegiornale
DL
Vi sentite ascoltati?
Risposte diverse
SA
Mia madre pensa solo che devo studiare. Mio padre non c’è mai a casa.
Parlavo con mio fratello ma adesso si è sposato
SA
Io sono ascoltato
SA
Certe volte sono più io che mi chiudo. Mi fanno domande ma io non rispondo
SA
Molti genitori quando sono nervosi non vogliono parlare. Anche noi, quando
siamo nervosi, non vogliamo parlare
DL
Al liceo, quando entra, c’è una gran confusione. Si accorge di non essere
mai andata ai colloqui.
Per i genitori un figlio che va bene a scuola non ha problemi, se non va
bene a scuola ha problemi.
SE
Nel mio caso non fanno l’equazione scuola-benessere. Anzi non hanno
interesse per il mio rendimento scolastico. Per questo motivo lo studio
non mi è mai pesato molto.
SA
Il figlio deve andare bene a scuola perché deve avere un futuro diverso
dal suo
SA
Mia madre ha dato sempre importanza alla scuola. Mi ha trasmesso un senso
di dovere nei confronti di un impegno. Per questo motivo vado bene a
scuola e faccio bene quello che faccio.
DL
Mi fa piacere che i genitori si interessino delle vostre vite
Tutti
Sì, certo…
DL
L’umore di Gabriella passa da proiezioni ottimiste ad analisi negative
della situazione che vive
SA
Io non posso immaginare che ci sia un ragazzo capace di sputare o di dire
puttana alla madre
SA
Perché la madre glielo permette?
DL
Cosa potrebbe fare una mamma?
SA
Due ceffoni
Tutti
Sì, due ceffoni
SA
Ma se la mamma reagisce così lo allontana ancora di più
DL
La mamma non sa dare un nome alla violenza che viene dal ragazzo
SA
L’amicizia ha fatto sì che a questo punto i due ceffoni non possono essere
compresi
SA
La mamma non deve lasciare queste domande a se stessa. Deve portare il
discorso all’interno della famiglia
SA
Il padre è un po’ escluso dalla discussione
SE
Giulio è un caso molto estremo. In ambienti più degradati è facile
incontrare ragazzi di questo tipo
SE
I litigi del tipo di Giulio con i genitori nascono dal fatto che Giulio
non vuole assolutamente capire il ruolo della mamma. La mamma vuole
proteggere il figlio
SA
Quando mi scappava una parolaccia mi facevano capire che sbagliavo…
SA
L’errore sta nell’aver improntato il rapporto sull’amicizia. Non si fa
così
DL
Gabriella si chiede. Cosa vogliono fare i ragazzi? E noi cosa dobbiamo
fare?
Galimberti dice: la generazione ha una emotività molto più
incontrollata e uno spazio di riflessione molto più modesto. Il loro fondo
emotivo è stato sollecitato fin dalla più tenera età da un volume di
sensazioni e impressioni eccessivo rispetto alla loro capacità di
contenimento. Fin dai primi anni di vita hanno fatto troppa esperienza
rispetto alla loro capacità di elaborarla. Di loro abbiamo detto: come
sono intelligenti, noi alla loro età eravamo molto più stupidi. E loro ci
hanno creduto avviandosi su quella strada ingannevole dove si confonde
l’intelligenza con l’impressionabilità a cui segue una risposta immediata.
In questo gioco di inganni abbiamo confuso la loro risposta immediata con
la prontezza dei riflessi e la velocità di azione, mentre era
semplicemente un corto circuito. Non sono stati educati alla riflessione,
non sono in grado di raffreddare l’emozione e non confondere il desiderio
con la pratica anche violenta per soddisfarlo.
L’eccesso emozionale e la mancanza del raffreddamento riflessivo portano a
4 possibili esiti:
1) lo stordimento dell’apparato emotivo (discoteca, droga ecc.)
2) il disinteresse per tutto (non partecipazione, indifferenza opaca ecc.)
3) il gesto violento (per scaricare emozioni e ottenere l’illecito)
4) la genialità creativa (solo se il carico emotivo è correlato da buone
auto discipline nel rapporto genitori-figli)
DL
Perché i vostri genitori non partecipano ai nostri incontri?
SA
Lavorano
SA
Lavorano
SA
Non sono interessati
SA
Lavorano
SA
Sto cercando di convincere mamma
SA
Proverò a chiederlo
SA
I miei non ci stanno a pranzo… figuriamoci…
SA
Mio padre sta leggendo il libro
Sa
Mia madre sta a casa
SE
non gliel’ho detto
SE
Non gliel’ho detto
SA
Io me l’aspettavo. Gliel’ho detto già sapendo che mi avrebbe detto di no.
è interessata a quello che faccio ma per come è fatta lei non le piace
intervenire, partecipare, stare insieme agli altri
DL
Facciamo concludere la mamma
MA
A me piace partecipare. Con i ragazzi ci sto bene. Penso che se altri
genitori partecipassero a incontri di questo tipo avrebbero modo di vedere
le cose da un altro punto di vista. Questi incontri offrono l’occasione
per modificare il proprio modo di vedere. Si torna a mettere in dubbio
qualche certezza…