È considerata oggi come la più importante
compositrice americane, la prima ad essersi cimentata in tutti i generi
musicali. Bambina prodigio, dimostò fin
dall’infanzia un notevole talento musicale dando il suo primo
concerto di pianoforte a sette anni.
Figlia di una ricca famiglia del New Ingland,
ebbe la posiibilità di studiare privatamente pianoforte e
composizione integrando le lezioni con un continuo approfondimento
autodidattico – studiò, dopo averli tradotti, i
trattati di contappunto e fuga di Hector Berlioz e Francois-Auguste
Gevaert. Dopo il matrimonio, A. Beach preferì abbandonare la
brillante carriera concertistica per dedicarsi esclusivamente alla
composizione.
Tra il 1885 e il 1910 nacquero così
i pezzi che la resero famosa negli USA presso le maggiori istituzioni
sinfoniche, tra cui la Boston Synphony Orchestra e la Synphony Society
of New York : la Messa in Mib op.5, Eilende Wolken op.18, la Sinfonia
op.32 e il Concerto per pianoforte op. 45. Da questo momento in poi le
vengono commissionati lavori sinfonici, corali e cameristici per
celebrare ricorrenze nazionali o particolari eventi culturali. Dal 1911
al 1915 A. Beach fu impegnata in una lunga tournée europea
per la promozione e la diffusione dei propri lavori riscuotendo ampi e
lusinghieri consensi di critica (F. Pfohl parlò della Beach
come di una compositrice dalla natura musicale “sfumata di
genialità”).
Ritornata in America continuò sia
l’attività compositiva sia quella concertistica e
promozionale. Come pianista si segnalò per la tecnica
virtuosistica e la prodigiosa memoria. Si interessò di
filosofia e scienza; dedicò inoltre molte delle sue energie
al mecenatismo, aiutando giovani musicisti. Diresse la Music Teachers
National Association e la Music Educators National Conference.
Musica
Donna - 8 marzo 2006