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Gli studenti della II F dell'Andrea d'Isernia sulla stagione 2008


 

La II F alla stagione dei concerti: un bilancio

Nel corso di quest’anno scolastico noi ragazzi della II F abbiamo seguito la stagione dei concerti degli “Amici della Musica” di Isernia. Per noi è stata un’esperienza del tutto nuova che abbiamo iniziato con un po’ di curiosità, ma soprattutto con molto scetticismo, forse lo stesso che probabilmente avete voi che state facendo scorrere il vostro sguardo su queste righe. Infatti pensavamo di annoiarci senza scampo e quindi di non andare molto oltre il primo appuntamento. Invece abbiamo seguito tutti i concerti in cartellone vivendo ogni volta momenti diversi, magari non sempre divertenti, ma di sicuro piacevoli, interessanti e di buon approfondimento musicale.

Ci è stata data la possibilità di dialogare direttamente con tutti i musicisti intervenuti, sia sugli aspetti specifici del programma ascoltato che su aspetti di vita musicale più in generale. Abbiamo avuto modo di approfondire dal vivo una buona varietà di strumenti musicali, raccontati direttamente dai rispettivi strumentisti che, tra l’altro, ci hanno descritto le diverse particolarità del repertorio solistico e d’insieme e le difficoltà della professione del musicista.

Tutti i concerti affrontavano lo stesso tema: la musica del Novecento. Così abbiamo esplorato anche gli aspetti più contemporanei della musica colta che sfrutta l’elettricità e il computer, ma anche l’unione di più strumenti volta a far trasportare l’ascoltatore dalla musica. Infatti, facendosi trasportare dalla musica, il pubblico entra in un mondo a parte. Ci spieghiamo un po’ meglio: per esempio il primo brano del concerto che si è tenuto il 6 aprile (Hindemith e dintorni), “A frog he went a courting” (Una rana che compì un corteggiamento), era un pezzo musicale basato su una filastrocca popolare inglese in cui una ranocchia che corteggiava una topolina e invitava al matrimonio vari altri animali. Quando nella storia giungeva il punto in cui arrivava il serpente, il violoncellista sfregava le corde del violoncello dando davvero l’impressione che ci fosse un animale strisciante nei paraggi. Così come quando arrivava il turno della cavalletta, la successione di note staccate faceva immaginare una serie di salti compiuti dall’animaletto.
Insomma, questo strano effetto che l’interpretazione dei brani creava faceva nascere una specie d’intesa tra musicisti e pubblico. In questo rapporto tra strumentisti e ascoltatori, anche questi ultimi giocavano un ruolo importante. Infatti, come ci hanno detto gli stessi strumentisti che hanno partecipato a questa stagione dei concerti, se gli ascoltatori non sono attenti oppure seguono con poco interesse i brani, coloro che suonano se ne accorgono e magari non rendono al massimo.

Ogni concerto si svolgeva nello stesso modo: saluti e introduzioni del presidente dell’ associazione “Amici della Musica” Andreina Di Girolamo, saluti dei musicisti, esecuzione di una parte dei brani, piccola pausa, esecuzione della parte restante dei brani e un bis che poteva essere più o meno lungo a seconda dell’apprezzamento del pubblico. Naturalmente non mancavano gli applausi al termine dei brani. Queste azioni sono in parte riportate sui programmi di sala.

Non sapete cosa sono i programmi di sala?

Beh, sono delle piccole brochure sui cui sono riportati l’ordine di svolgimento dei pezzi, notizie sui concerti e sugli interpreti dei brani. È per questo che prima abbiamo detto che il nostro è stato anche un approfondimento: perché , oltre ad aver ascoltato una serie di brani, abbiamo imparato varie notizie di storia della musica del Novecento (tema di fondo dell’intera stagione) che ci potranno essere utili il prossimo anno scolastico.

Possiamo inoltre dire di essere stati un po’ privilegiati in quanto abbiamo avuto la possibilità di rivolgere ai musicisti varie domande, più volte ci sono stati riservati i posti nelle prime file e ci sono stati fatti numerosi elogi per aver partecipato attivamente ai concerti nonostante i pregiudizi che vedono i giovani e la musica classica o da camera come “due cose opposte che non vanno d’accordo”. Comunque non tutti i brani eseguiti erano di natura classica, anzi, trattandosi appunto di concerti sulla musica del secolo appena passato, molti di essi erano moderni (come quelli di Improvvisax, che univano nastro registrato e sax) o in ogni modo recenti (addirittura i Beatles!!!). Insomma, se non amate la musica classica ma vorreste ugualmente partecipare con noi a questi concerti, non preoccupatevi: i generi trattati sono numerosi e tra di essi ci sarà sicuramente qualcuno di vostro gradimento.

Già nell’altro numero del giornalino scolastico vi avevamo invitati a partecipare alla stagione dei concerti passata, magari “sacrificando” un sabato pomeriggio per acculturarsi e ascoltare nuovi brani, ma purtroppo nessuno di voi lettori è intervenuto. Noi rinnoviamo allo stesso modo l’invito a venire, ma questa volta alla prossima stagione dei concerti che tratterà probabilmente anche di musica composta da musicisti molisani. Non diciamo altro perché speriamo di incuriosirvi.

Se avete delle domande potete recarvi da noi in II F e chiederci più informazioni.

Vi aspettiamo numerosi.

Francesco e Marco Milano, Ciro Oscar De Luca
II F, Scuola Media “Andrea D’Isernia”

L'articolo è stato pubblicato sul giornale scolastico dell'Andrea d'Isernia


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