La II F
alla stagione dei concerti: un bilancio
Nel corso di quest’anno
scolastico noi ragazzi della II F abbiamo seguito la stagione dei concerti
degli “Amici della Musica” di Isernia. Per noi è stata un’esperienza del
tutto nuova che abbiamo iniziato con un po’ di curiosità, ma soprattutto
con molto scetticismo, forse lo stesso che probabilmente avete voi che
state facendo scorrere il vostro sguardo su queste righe. Infatti
pensavamo di annoiarci senza scampo e quindi di non andare molto oltre il
primo appuntamento. Invece abbiamo seguito tutti i concerti in cartellone
vivendo ogni volta momenti diversi, magari non sempre divertenti, ma di
sicuro piacevoli, interessanti e di buon approfondimento musicale.
Ci è stata data la
possibilità di dialogare direttamente con tutti i musicisti intervenuti,
sia sugli aspetti specifici del programma ascoltato che su aspetti di vita
musicale più in generale. Abbiamo avuto modo di approfondire dal vivo una
buona varietà di strumenti musicali, raccontati direttamente dai
rispettivi strumentisti che, tra l’altro, ci hanno descritto le diverse
particolarità del repertorio solistico e d’insieme e le difficoltà della
professione del musicista.
Tutti i concerti affrontavano
lo stesso tema: la musica del Novecento. Così abbiamo esplorato anche gli
aspetti più contemporanei della musica colta che sfrutta l’elettricità e
il computer, ma anche l’unione di più strumenti volta a far trasportare
l’ascoltatore dalla musica. Infatti, facendosi trasportare dalla musica,
il pubblico entra in un mondo a parte. Ci spieghiamo un po’ meglio: per
esempio il primo brano del concerto che si è tenuto il 6 aprile (Hindemith
e dintorni), “A frog he went a courting” (Una rana che compì un
corteggiamento), era un pezzo musicale basato su una filastrocca popolare
inglese in cui una ranocchia che corteggiava una topolina e invitava al
matrimonio vari altri animali. Quando nella storia giungeva il punto in
cui arrivava il serpente, il violoncellista sfregava le corde del
violoncello dando davvero l’impressione che ci fosse un animale
strisciante nei paraggi. Così come quando arrivava il turno della
cavalletta, la successione di note staccate faceva immaginare una serie di
salti compiuti dall’animaletto.
Insomma, questo strano effetto che l’interpretazione dei brani creava
faceva nascere una specie d’intesa tra musicisti e pubblico. In questo
rapporto tra strumentisti e ascoltatori, anche questi ultimi giocavano un
ruolo importante. Infatti, come ci hanno detto gli stessi strumentisti che
hanno partecipato a questa stagione dei concerti, se gli ascoltatori non
sono attenti oppure seguono con poco interesse i brani, coloro che suonano
se ne accorgono e magari non rendono al massimo.
Ogni concerto si svolgeva
nello stesso modo: saluti e introduzioni del presidente dell’ associazione
“Amici della Musica” Andreina Di Girolamo, saluti dei musicisti,
esecuzione di una parte dei brani, piccola pausa, esecuzione della parte
restante dei brani e un bis che poteva essere più o meno lungo a seconda
dell’apprezzamento del pubblico. Naturalmente non mancavano gli applausi
al termine dei brani. Queste azioni sono in parte riportate sui programmi
di sala.
Non sapete cosa sono i
programmi di sala?
Beh, sono delle piccole
brochure sui cui sono riportati l’ordine di svolgimento dei pezzi, notizie
sui concerti e sugli interpreti dei brani. È per questo che prima abbiamo
detto che il nostro è stato anche un approfondimento: perché , oltre ad
aver ascoltato una serie di brani, abbiamo imparato varie notizie di
storia della musica del Novecento (tema di fondo dell’intera stagione) che
ci potranno essere utili il prossimo anno scolastico.
Possiamo inoltre dire di
essere stati un po’ privilegiati in quanto abbiamo avuto la possibilità di
rivolgere ai musicisti varie domande, più volte ci sono stati riservati i
posti nelle prime file e ci sono stati fatti numerosi elogi per aver
partecipato attivamente ai concerti nonostante i pregiudizi che vedono i
giovani e la musica classica o da camera come “due cose opposte che non
vanno d’accordo”. Comunque non tutti i brani eseguiti erano di natura
classica, anzi, trattandosi appunto di concerti sulla musica del secolo
appena passato, molti di essi erano moderni (come quelli di Improvvisax,
che univano nastro registrato e sax) o in ogni modo recenti (addirittura i
Beatles!!!). Insomma, se non amate la musica classica ma vorreste
ugualmente partecipare con noi a questi concerti, non preoccupatevi: i
generi trattati sono numerosi e tra di essi ci sarà sicuramente qualcuno
di vostro gradimento.
Già nell’altro numero del
giornalino scolastico vi avevamo invitati a partecipare alla stagione dei
concerti passata, magari “sacrificando” un sabato pomeriggio per
acculturarsi e ascoltare nuovi brani, ma purtroppo nessuno di voi lettori
è intervenuto. Noi rinnoviamo allo stesso modo l’invito a venire, ma
questa volta alla prossima stagione dei concerti che tratterà
probabilmente anche di musica composta da musicisti molisani. Non diciamo
altro perché speriamo di incuriosirvi.
Se avete delle domande potete
recarvi da noi in II F e chiederci più informazioni.
Vi aspettiamo numerosi.
Francesco e Marco Milano, Ciro Oscar De Luca
II F, Scuola Media “Andrea D’Isernia”
L'articolo è stato
pubblicato sul giornale scolastico dell'Andrea d'Isernia