Sento la sveglia e mi alzo distrutto come quelle
persone che sanno che di lì a poco saranno giustiziate.
Vado verso il balcone e mi guardo intorno.
Cè un silenzio tale da riuscire a sentire il vento che fa muovere le foglie di un
piccolo albero.
Improvvisamente sento la mia vicina fare
colazione e sono immediatamente investito dallodore dei cornetti appena sfornati.
In lontananza vedo il sole far capolino da dietro
una montagna portando con sé una serie di colori bellissimi e brillanti.
Tutto è interrotto da un signore anziano che si
allontana allorizzonte con il suo rumoroso trattore.
Subito dopo, repentino, parte il richiamo di mia
madre che mi invita a sbrigarmi ed uscire.
Non le do ascolto perché uscire da quella calma
significa cominciare una nuova giornata.
Sento in lontananza il rumore dellautobus
che arriva, che viene a prendermi, e così sono costretto ad andarmene.