Il giorno seguente sarebbe iniziato il mio
viaggio verso la costa orientale. Avrei fatto tappa a San Francisco e preso la coincidenza
che partiva a mezzanotte per Boston . Lei cominciava una nuova vita a Eureka.
Tutto sembrava così semplice. Al più presto
avrei rivisto mia sorella; già eravamo daccordo per incontrarci a metà strada.
Eppure quella notte rimasi sveglia a lungo, ero tormentata dal pensiero di dover lasciare
gli amici, la città dove ero cresciuta. Per un attimo pensai di non fuggire più, le mie
speranze caddero di fronte allennesimo urlo di Mary, la mia matrigna.
Da quando mia madre era morta a causa di un
incidente stradale, mio padre aveva cominciato a rifugiarsi nellalcool. Quante volte
avrei desiderato tornare a casa e trovare qualcuno con cui poter parlare; invece sempre la
solita macchina della polizia e mio padre ubriaco. Poi larrivo di Mary non fece che
peggiorare le cose. Ultimamente il nostro piccolo rifugio si era trasformato in un inferno
ed io e mia sorella, così, programmammo la fuga, un taglio netto con il passato.
Lei si sarebbe subito sposata con James, fedele
amico dinfanzia, io sarei andata alla ricerca del mio destino, lavventura mi
affascinava sin da piccola.
Nessuno in città sapeva dei nostri programmi, la mattina seguente lasciammo
labitazione.
Un grosso foglietto bianco pendeva dal
frigorifero: nessun recapito, nessun numero di telefono, solo una semplice parola:
«Addio».
Da allora iniziò la mia seconda vita, in realtà non rividi più mia sorella, né un
amico o un conoscente. Oggi le mie mani segnate e ruvide sono la testimonianza di tutti i
lavori che ho fatto, di tutte le fatiche, di tutte le nottate trascorse a lavare piatti,
per riuscire a racimolare i soldi necessari alla pubblicazione del mio libro.
Da giovane ero partita con grandi progetti, con
grandi speranze per il futuro. Poi la cruda realtà ha spezzato i miei sogni ma certamente
non ha ucciso i miei ideali. Nonostante le delusioni sono felice di aver avuto il coraggio
di mollare tutto e tutti solo per ascoltare il mio spirito libero. Oggi, a distanza di
tanti anni, rimpiango solo di non essere riuscita a starti vicino nel momento di maggior
bisogno, di averti abbandonato nello scontro decisivo. Sì papà, dico proprio a te; forse
ora mi stai guardando dallaldilà o forse sei ancora seduto in quella poltrona con
una bottiglia in mano, questo non lo saprò mai perché non tornerò più a casa.
Vado avanti per la mia strada.