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 Valeria Parrella - Mosca più balena - Minimum fax - Roma, 2003

L'incontro del 18 marzo 2005

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Giunto ormai alla nona ristampa, mosca più balena ha vinto il premio Campiello 2004 - opera prima - ed è stato selezionato per il premio Strega 2004!

Un’aspirante “signora bene” appena maggiorenne trascorre il suo tempo in compagnia di un camorrista sognando di gestire una boutique in franchising. Un trentacinquenne cocainomane vive con la mamma e organizza sgangheratissime campagne elettorali. Il progressismo “volteriano” di due genitori è costretto a naufragare davanti allo scetticismo della giovane figlia e alle convinzioni di comari, fattucchiere, bidelle. La Napoli raccontata da Valeria Parrella ha poco della città indolente, statica, incastrata nelle sabbie mobili di un meridione da cartolina. È al contrario un posto vivo, febbrile; un vero e proprio “generatore di storie” che contiene appartamenti di lusso e discariche a cielo aperto, terremoti e conseguenti gare di appalto, concorsi pubblici, le ultime elezioni politiche, centri sociali, concerti, miscugli etnici, storie d’amore. Il tutto raccontato da una penna precisa, veloce, pungente, femminile e molto, molto originale.

mosca più balena ha vinto anche il Premio Amelia Rosselli 2003, il Premio Procida 2003, il premio "Storie di Donne" 2004 e il premio Cocito - Montà d'Alba 2004.

Valeria Parrella è nata nel 1974, sotto il segno del capricorno, ascendente sagittario; e pare che questo spieghi molte cose. Tenta oramai da anni di resistere alla fame senza lasciare Napoli: dalle pulizie in uno studio veterinario, a interprete per i sordi, passando per tutti i tipi di ripetizioni private e di assessorati, sempre rigorosamente in nero. Si è laureata in lettere classiche, ma questo, finora, non le ha cambiato nulla.
Intanto coltiva tre tipi di hobby:
Costosi: cucinare e mangiare pesce fresco comprato a Molo Siglio la mattina presto, inviare raccomandate per concorsi pubblici, raccogliere e smistare le lamentele dei parenti, giocare al lotto.
Economici: cucinare e mangiare pesce d’allevamento comprato al supermercato di pomeriggio, interpretare i sogni (degli altri), stare affacciata al balcone.
Remunerativi: vincere al lotto.

 

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