18 gennaio 2010

www.sessanodelmolise.eu

 

clicca qui se vuoi leggere la precedente "Lettera ai giovani sessanesi"

 

Giovanni Petta risponde alle domande pubblicate sulla "Gazzetta del Molise"

Rispondo alle domande che, tramite la Gazzetta, mi sono state poste dopo la pubblicazione della “Lettera ai giovani sessanesi”. Non riesco a cogliere il nesso che lega tali domande alla soluzione del problema del degrado sociale e amministrativo del paese. Non riesco a capire quale possa essere l’interesse dei lettori del giornale per i fatti che riguardano la mia vita privata. Tuttavia, onde evitare la facile accusa di non voler partecipare alla discussione che io stesso ho avviato con la lettera di cui scrivevo sopra, rispondo, anche se brevemente per non annoiare i lettori e rimandando al blog www.sessano.splinder.com la soddisfazione della curiosità pruriginosa su ogni minimo particolare della mia vita privata, per chi avesse tale bizzarra inclinazione.

1)     Non ho ancora deciso quale sarà la scuola dei miei figli. Le iscrizioni sono aperte fino al 27 febbraio prossimo e ne sto parlando in casa con mia moglie. Nello stesso tempo, sto cercando di capire qual è il desiderio dei bambini.

2)  3) e 4)
Ho sempre proposto iniziative concrete per il paese. A cominciare dalla notte dei tempi: un esempio è il giornale del paese, Monte Totila, di cui sono fondatore insieme a tanti altri o i gruppi musicali (Gocce, Effetti Collaterali ecc.) che portarono il nome del mio paese in molte piazze e teatri italiani, da Mantova a Caltanissetta, in alcune trasmissioni di Canale 5 e al Cet di Mogol. Ho organizzato, con altri, manifestazioni di carattere paesano (veglioni, feste, concerti) e alcune di esse, per originalità, hanno portato il nome di Sessano su Radio Dimensione Suono e Radio Rai, senza spendere un soldo in pubblicità.
Ho partecipato al Comitato Feste in onore di San Donato anche se non ricordo gli anni in questione. Farò, tuttavia, una ricerca e pubblicherò sul blog anche tali dati.
Se, invece, la domanda sulle iniziative proposte riguarda la sfera politico-amministrativa, devo rispondere che da circa dieci anni gestisco a mie spese (cioè senza alcuna indennità di carica o gettone di presenza e utilizzando 7-8 ore del mio tempo per l’aggiornamento settimanale) il sito www.sessanodelmolise.eu e il blog www.sessano.splinder.com offrendo possibilità di comunicazione ai sessanesi residenti e a quelli che vivono fuori.
A volte, ho offerto anche un servizio di richiesta documenti poiché alcuni sessanesi che vivono all’Estero hanno utilizzato i miei siti per mettersi in contatto con il Comune e ottenere documenti.
Inoltre – è tutto al protocollo del Municipio - ho offerto al Comune la possibilità di pubblicare sul mio sito tutti pubblicabili così da offrire un ulteriore servizio ai miei compaesani. Non ho avuto risposta. Ho offerto ai giovani sessanesi, tramite il Comune, la possibilità di frequentare un corso gratuito di Giornalismo (attivo e passivo, come leggere e come scrivere un giornale). Anche questa offerta è al protocollo del Comune ma non ho mai avuto risposta.
Con avviso pubblicato da anni sul sito di Sessano ho offerto la possibilità a maggioranza e minoranza di pubblicare le loro opinioni e i loro comunicati. Ho, anni addietro, curato la comunicazione del Comitato nato per combattere l’inquinamento della pianura sessanese.
Se, poi, mi si chiede quali iniziative politiche ho messo in atto per migliorare il paese, posso scrivere, a titolo di esempio, che fui promotore di una Assemblea Popolare, nel 1998, nel corso della quale, insieme a due dei miei amici, chiedevo al paese di unirsi in un unico progetto amministrativo per evitare ulteriori spaccature nel tessuto sociale. Quell’idea fu bocciata da chi ha poi guidato la fase del conseguente decadimento del paese ma non era poi tanto peregrina, se è vero, come è vero, che è stata riconsiderata, in un rigurgito di senso di responsabilità, nel corso degli ultimi consigli comunali e ne parlano, oggi, molti sessanesi come soluzione unica in tanto degrado.

Successivamente, ho allargato la mia attività all’ambito provinciale:
mi occupo della diffusione della cultura musicale, insieme ad Andreina Di Girolamo e altri, negli Amici della Musica di Isernia.
Dopo l’incidente di Roccasecca, mi sono occupato della sicurezza dei trasporti, insieme a Maria Imposimato e altri, negli Amici della Famiglia Martino.
Ho collaborato con il dottor Dino Ricci, negli Amici di San Vincenzo al Volturno, per far conoscere l’importanza del sito volturnense.
Collaboro con Adelaide d’Acunto e altri per la continuazione dei corsi della ex Università della Terza Età nell’Università Prometeo.
Anche queste attività vengono da me svolte senza alcuna indennità di carica o gettone di presenza. Per motivi di spazio sono costretto a fermarmi e rimando al blog per eventuali approfondimenti.

5)     Ho un contatto quotidiano con la gente di Sessano. Con la gente e con i problemi. Ho un gruppo di amici sessanesi che frequento normalmente e, poi, ho tutta una serie di incontri, un po’ voluti da me e un po’ richiesti dagli altri. I miei compaesani sanno che scrivo e mi interpellano spesso per discutere con me dei loro problemi. Numerose sono anche le telefonate che ricevo: molti vogliono sapere di più degli argomenti che scrivo nel blog o sui giornali. Oppure vogliono darmi qualche notizia che io non potrei avere altrimenti. Entro spesso, dunque, nelle case dei sessanesi e parlo con loro, anche perché la piazza è ormai un deserto, persino d’estate. Ancora: alla domenica, quando posso, seguo l’Atletico oppure il Real e, se non posso, comunque, al lunedì aggiorno il sito con i risultati e la classifica e pubblico qualche foto che mi viene inviata dai supporters (e anche per questo ci vuole del tempo: 40-45 minuti ogni lunedì).

6)     Non ho mai scritto che le amministrazioni sessanesi “stanno lavorando contro lo spopolamento e per la riqualificazione di molte zone” perché non è vero e perché non basta costruire cinque alloggi residenziali per evitare lo spopolamento (di case vuote ce ne sono già molte nei nostri paesi) né per far sembrare positivo un modo di amministrare che ha portato allo squallore che è sotto gli occhi di tutti proprio in quelle zone a cui si fa riferimento: frazioni, zona industriale, piazza. Né basta la costruzione di un muretto per riscattare l’incuria di anni e anni di pessima amministrazione.

7)     Non ho mai pensato di candidarmi perché non ho mai trovato le condizioni necessarie per farlo. E, poi, non ho mai visto nella elezione a sindaco l’unico modo per realizzarmi come uomo né l’unico modo per essere utile alla comunità.

Mi scuso con i lettori della Gazzetta per la lungaggine ma non potevo non rispondere, anche perché non mi piacciono quelli che non rispondono “per non dare importanza”. Io do importanza a tutti, quando c’è voglia di dialogo. Anche a chi usa la falsità per denigrare l’interlocutore: non è vero, per esempio, che i miei appelli arrivano con scadenza elettorale. Ognuno può osservare, sul sito di Sessano o nelle pubblicazioni che ogni tanto diffondo e che rimangono per anni nelle vetrinette dei salotti e delle cucine dei miei compaesani, che i miei appelli ai giovani sono continuativi e frequenti (“Ninna nanna per giovani sessanesi”, “Svegliatevi sessanesi”…) e non hanno alcun obiettivo di carattere elettorale perché, come scrivevo prima, non mi candido.

Dovevo, poi, rispondere perché le domande che mi venivano poste, nel loro subdolo sottindendere, sono la dimostrazione di quanto ho scritto nella “Lettera ai giovani sessanesi”. Al mio accenno ai problemi della tossicodipendenza mi si chiede, infatti, se ho fatto parte della Commissione Feste. Al mio accenno all’inquinamento della zona industriale mi si chiede se ho iscritto i figli alla scuola di Sessano (superando, in questo caso, il limite del buon gusto e della privacy, anche perché quei bambini sono i figli di uno che ha ricevuto intimidazioni anonime per sette mesi consecutivi e forse non è il caso di dare altre indicazioni ai balordi). Al mio accenno all’utilizzo della linea telefonica del Municipio per inviare porcherie anonime mi si chiede se voglio candidarmi a Sindaco.

Capisco che l’analisi della situazione abbia fatto annaspare nei sensi di colpa chi ha provocato tale situazione e che qualcuno si sia trovato per la prima volta davanti alla verità di uno specchio ma il tentativo di denigrare l’autore della lettera per dimostrare che le cose scritte in essa sono false è ancora più subdolo e irresponsabile. Anche se fossi il demonio, ciò che ho scritto è vero ed è su tali argomenti che attendo le risposte dei responsabili. Lo spostare il tiro dalla lettera alla mano che l’ha scritta dimostra ancora una volta la validità della mia tesi riguardo alla gravità della situazione che vive il mio paese.

Non posso, dunque, che appellarmi nuovamente a voi, Giovani sessanesi: escludete questo pericoloso e viscido vecchiume. Riprendetevi il paese!

Giovanni Petta

 

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