Due giorni con le Suore Francescane Angeline Castelspina 8-9 settembre 2018 CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRE |
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SUORE FRANCESCANE ANGELINE |
EVENTI |
La partenza da Baraonda 8 settembre - ore 3:15 |
Il viaggio circa 11 ore |
Prima sosta Popi |
Seconda sosta |
Soste |
L'arrivo |
L'arrivo |
L'arrivo |
L'arrivo |
Foto di gruppo all'arrivo |
Preparazione del pranzo e pranzo |
Pranzo |
Pranzo |
Pranzo e conclusione del pranzo |
Confronto del pomeriggio |
Confronto e discorsi del pomeriggio Pizza della sera La passeggiata ad Alessandria La messa del giorno dopo l'arrivo Chiesa di Castelspina (Al) La messa nella chiesa di Castelspina La messa nella chiesa di Castelspina |
Il discorso di benvenuto e ricordo delle Suore, letto da Madre Giacomina pagina 1 e pagina 2 - clicca sulle immagini per leggere pagina 3 e pagina 4 - clicca sulle immagini per leggere La messa nella chiesa di Castelspina |
Ricordi del pomeriggio Pizza della sera La messa nella chiesa di Castelspina La messa nella chiesa di Castelspina La messa nella chiesa di Castelspina |
L'incontro con il sindaco di Castelspina La passeggiata a Castelspina La chiesa di Castelspina La colazione in piazza Turisti Turisti |
Il discorso di ringraziamento dei Ragazzi Nuovi I Ragazzi Nuovi di Sessano alle Suore Francescane Angeline
Castelspina, 8 settembre 2018 Raccoglimento nel ricordo di Suor Giorgina. Il fatto che una ventina di cinquantenni – e se non sono di più è solo perché esistono, nelle famiglie e nelle vicende professionali, impegni improrogabili – decida di impegnare un fine settimana e di viaggiare per venti ore con lo scopo di trascorrere un numero di ore, inferiore a quello impiegato per il viaggio, con persone che non vedono da anni è un fatto straordinario. È un fatto raro nella contemporaneità che viviamo, epoca che non prevede slanci romantici o stasi emozionali e attenzioni di carattere affettivo-emozionale. Eppure è accaduto. Una ventina di cinquantenni – e potevano essere di più – hanno viaggiato per ore con lo scopo di rivedere e di ritrovare le Suore Francescane Angeline. Se questo è accaduto vuol dire che c’è stata un’energia positiva e potentissima che ha causato il desiderio e sostenuto la sua realizzazione. Siamo qui per due motivi scatenanti: 1. per la qualità umana e spirituale delle donne che veniamo a visitare; 2. per la qualità umana e spirituale dei cinquantenni che visitano. Ma, mentre la prima causa, cioè la qualità limpida e luminosa delle Suore, è una causa assoluta, la seconda, cioè la nostra qualità, ciò che siamo, è conseguenza diretta della prima. Ciò che noi siamo, ciò che siamo diventati è il frutto del lavoro di quegli anni. La profondità dell’insegnamento ricevuto - un insegnamento mai cattedratico ma fatto di esempi, pratico, fondato su cose e azioni - ha forgiato una comunità che, a distanza di anni, riverbera, negli spazi famigliari e professionali praticati individualmente, quei valori affermati con gioia e fatti propri non per trasferimento dogmatico ma per la bellezza e l’efficacia che proprio quei valori portano nell’esistenza di chi decide di sceglierli. Cosa c’è nei ricordi? • Le prove per i canti in chiesa; • il sabato pomeriggio tutto dedicato alle prove della banda; • le riunioni verbalizzate dei Ragazzi Nuovi; • i viaggi dell’estate (Torino, Venezia, Sicilia) e quelli più brevi che ci portavano a suonare nei paesi; • le recite; • le liti adolescenziali ricomposte dal dialogo e dal confronto; • il giornale; • l’album delle foto riposto in un piano del mobile del telefono; • il profumo della cucina di Suor Giorgina; • i profili così diversi e così complementari di ognuna di voi; • le voci altrettanto diverse e così famigliari; • il piccolo spazio di preghiera dietro la tenda, così minuscolo e così prezioso; • l’impegno delle dieci Ave Maria quotidiane; • lo Zecchino d’Oro; • la squadra di calcio. Attraverso queste pratiche, e questi oggetti, arrivavano a noi esempi di saggezza, entusiasmo, dolcezza, pazienza, rispetto… Nasceva, insomma, una comunità e in noi si affermava il desiderio di partecipare, di stare insieme agli altri. Con voi abbiamo provato a costruire una rete, a lavorare in rete, a riconoscere i benefici della rete molti anni prima della diffusione di internet. Ma la nostra rete era una rete umanissima di sentimenti e di profondità, di condivisione e di rispetto. Abbiamo imparato a lavorare insieme, in gruppo, e ciò è stato importantissimo nel nostro lavoro, per ognuno nel suo settore. La rete di internet collega genitori e figli, amici e fidanzati dislocati in ogni parte del mondo. La rete costruita da voi, con noi, ci tiene uniti ovunque, senza fili e senza wi-fi ma con il collegamento dei valori che ci avete trasmesso. Forse è questa la differenza tra “legame” e “collegamento”. Ecco perché è stato possibile il “miracolo”: una ventina di cinquantenni hanno viaggiato per duemila chilometri per ritrovare il nucleo che li ha generati, il punto da dove sono partiti per diventare ciò che sono. Siamo qui per dirvi grazie perché le nostre vite ci piacciono, perché la vita (con le sue gioie e i suoi problemi, le tristezze e gli entusiasmi) ci piace, come piaceva a San Francesco. Insomma, grazie perché la nostra capacità di vedere e di cogliere la bellezza del mondo dipende e discende da ciò che avete fatto per noi. |
Il discorso di Suor Marina La passeggiata a Castelspina La piazza di Castelspina La visita a Suor Giorgina La visita a Suor Giorgina Turisti La nuova casa delle Suore Francescane Angeline |
Visita guidata della nuova casa |
La la pide che ricorda i fondatori dell'Ordine e la tomba di Madre Chiara |
La cappella all'interno della casa |
Il giardino interno |
Il saluto delle Suore e l'ultima fermata in autogrill prima del rientro |
Ultima sosta prima del rientro |
50 ANNI DI PROFESSIONE RELIGIOSA DI SUOR MARINA |
125° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLE FRANCESCANE ANGELINE |