About Giovanni Petta


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Giovanni Petta nasce nel 1965 in Molise.

La sua prima raccolta poetica è del 1987, Sguardi, con Massimiliano Mancini per Cep Edizioni.

Esordisce nella narrativa con "La parabola del poeta dell'inutile", su "Meridiano 2", con una recensione di Sabino d'Acunto che lo paragona a Ennio Flaiano.

Agli inizi degli anni Novanta è stato allievo di Mogol presso il Centro Europeo di Toscolano.

Il suo primo disco è del 1993, Non crescere mai, prodotto da Lino Rufo.

Nel 1998, Alessandro Fo scrive la prefazione del suo Millennio a venire, raccolta poetica.

Osserva, nel 2001, con il saggio giornalistico L'Italia delle regioni, il Molise dei ricorsi, scritto con Pasquale Lombardi, la politica e la società molisana come fossero il laboratorio del macrocosmo nazionale.

Nel 2003, una sua canzone, Trema terra trema cuore, viene pubblicata dalla Provincia di Isernia in occasione del primo anniversario del terremoto di San Giuliano di Puglia.

Nel 2012 esce Il bivio di Sessano, un disco scritto con Carlo Fantini al quale collabora il batterista Ellade Bandini.

Nel 2014, la sua esperienza di lettura integrale dei Promessi Sposi a scuola viene pubblicata da Paolo Flores d'Arcais su Micromega.

Nel 2016 torna alla poesia con A, una raccolta di versi sull'amore curata da Alessandro Fo.

Nel 2017 pubblica il suo primo romanzo, Acqua, in cui emerge con chiarezza la sua visione del mondo e vengono descritte figure femminili contemporanee molto interessanti.

Ancora nel 2017, esce il suo secondo romanzo, Cinque. Scandaglia in questo modo l'animo umano, ancora con un personaggio femminile ricco di vita e di frammentaria consapevolezza.

A luglio del 2021 viene dato alle stampe Terra, un romanzo che affronta il tema del dolore nel difficile periodo della pandemia. I comportamenti e le soluzioni messe in atto per sfuggire alla sofferenza vengono scandagliati ancora più profondamente, nel tentativo di smascherare le convinzioni che gli esseri umani si impongono per vivere e sopravvivere.

Un'altra sua raccolta poetica, Arcobaleni a volte, è stata pubblicata nel settembre del 2023 con la prefazione di Alessandro Fo. Il desiderio di cogliere l'essenza della realtà e la consapevolezza di non poterci riuscire completamente sono gli elementi essenziali della silloge che recupera, formalmente, tutto il repertorio del Novecento, attualizzandolo.
 
Nel 2024, torna a pubblicare un romanzo, Fuoco. In questo lavoro, approfondisce il tema dell'amore e tiene in considerazione le figure di Franco Battiato e Gino Strada, morti nello stesso anno.
 
Sempre nel 2024 esce Undici, una raccolta di poesie che vuole essere un omaggio all'endecasillabo. Nei sessanta componimenti della silloge, Giovanni Petta cerca di cogliere l'energia luminosa della mattina, quando le città si svegliano, e di cristallizzare l'emozione contenuta negli spazi vuoti tra le figure delle vecchie fotografie.

Con lo pseudonimo di Rossano Turzo commenta satiricamente la società e la politica molisana dal 2001. Pubblica, su questi argomenti, TurzoTen nel 2011 e TurzoTime nel 2016.

Ha coordinato da giornalista l'inserto molisano de "Il Tempo" di Roma. Da aprile 2021 è autore e conduttore del podcast In diagonale, programma che ha come sottotitolo "atletica del pensiero". Musica di qualità e riflessioni crude e dirette sono gli ingredienti utilizzati.

Insegna materie letterarie al liceo scientifico di Isernia ed è l'ideatore, con Francesca Penta, di Letture Effervescenti, un progetto di lettura che da oltre un decennio avvicina i giovani agli autori contemporanei.
Giovanni Petta



Giovanni Petta, disegno 1973



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