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ZUCCHERIFICIO E ITTIERRE: LA VERITA' STA NEL TRERRUOTE PER IL BENE COMUNE DI NOVEMBRE 2016 Durante il mese scorso sono successe tante belle
cose e noi della
Cantina Iammacone come al solito ci siamo appassionati alle storie.
Soprattutto
a quelle che arrivavano dallo Zuccherificio e dall’Ittierre. Per i faticatori dello Zuccherificio
inizierà la mobilità. Per quelli dell’Oti
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l’azienda che ha sostituito l’Ittierre,
che ha sostituito la Pantrem, che
ha
sostituito la Pop84 –
c’è da dire
che non ricevono gli stipendi né vengono pagate le utenze e
i servizi e prima o
poi li sfrattano dai locali di Pettoranello.
Ci siamo interessati alla cosa perché a
contrada Perazzeto ci stanno
settantuno lavoratori che non faticano più e
perché ci siamo ricordati di
un’intervista di quattro anni fa in cui Remo Perna diceva che
lui in questa
storia dello zuccherificio ci ha rimesso sei milioni di euro. E noi
della
Cantina Iammacone teniamo il cuore tenero: ci dispiacciono i settantuno
faticatori ma ci dispiace pure Remo Perna. Abbiamo saputo che si è riunito
addirittura un consiglio regionale
straordinario. E non sappiamo se si sono riuniti per i faticatori o per
Remo
Perna. Comunque hanno approvato un ordine del giorno che
«impegna il Presidente
della Giunta regionale e la Giunta anche di concerto alle commissioni
consiliari competenti per attivare ogni iniziativa utile alla
risoluzione della
vertenza Zuccherificio del Molise». Pure il consiglio comunale di Termoli si
è riunito. E non sappiamo se
si è riunito per i faticatori o per Remo Perna. Comunque ha
approvato un ordine
del giorno che si impegnano “a trovare soluzioni per evitare
il peggio in un
momento delicatissimo per il futuro dei lavoratori e
dell’economia dell’intero
territorio”. Se volete sapere come andrà a finire,
bisogna sapere prima che sono
andate deserte tredici aste per la vendita dello zuccherificio e il
prezzo
dello stabilimento è passato da 27 milioni di euro a sei
milioni di euro. Il sindaco Sbrocca ha detto che per risolvere il
problema dello
Zuccherificio di Termoli ci vogliono “azioni di marketing
territoriale”. Ruzzone, che si è imparato come si
fanno le cose facendo un corso
veloce da Tonino Ginz, ha
detto che si
dovrebbe fare in un altro modo. Secondo lui ci vuole una
società a garanzia
dello zuccherificio, poi si deve mettere la società dentro a
un’altra società
del Lussemburgo e alla fine di devono mettere le quote della
società del Lussemburgo
dentro a una polizza assicurativa del Liechtenstein. E se i politici
molisani
non sanno come andare al Liechtenstein, a fare le pratiche ci
può andare lui
che già si è imparato la strada. L’ha
fatto diverse volte dal 2005 al 2015 con
il trerruote.
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