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Lo sbandonamento fallito PER FACEBOOK - 21 marzo 2021 Ieri pomeriggio, la moglie di Iammacone ha richiamato l’attenzione di tutta la Cantina, menando con un cucchiarino vicino a una bottiglia di Peroni, e ha dichiarato: «Lascio mio marito. È insopportabile. Mi tratta male e fa persino le loffe e dice che non è stato lui!» Noi stavamo facendo la passatella. Ma era una passatella moscia perché avevano bevuto tutti e non ci stava manco un Ulmo. «È una cosa giusta!» ha detto Mario Sterzo. Mario fa l’autista a una ditta di scamorze da quando ce lo mise il cugino che faceva l’assessore alla Provincia, quando la Provincia poteva decidere ancora chi impiegare alle fabbriche di scamorze. Da quando si è scordato come ha avuto il posto di lavoro, non sopporta le ingiustizie e dice sempre che le cose devono andare. «Fai bene!» ha detto Nicola Lurrione. Nicola tiene il record dei ticket non pagati perché conosce tutti gli infermieri che mo stanno in pensione ma prima andavano a mangiare alla tavola calda del figlio. E il figlio gli faceva lo sconto. Siccome mo è tutto prescritto, Nicola dice sempre che le tasse vanno pagate perché se non le paghi poi non funzionano i servizi. E pure lui, ogni volta che vede una cosa storta che fanno i politici o i femminicidi, prende subito la difesa dei cittadini e delle femmine. «Finalmente!» ha urlato Adolfo La Vetica. E ha menato un cazzotto sopra al tavolino. «E fatti dare la Cantina dall’avvocato quando fate la separazione… Che manco noi lo sopportiamo più. Rincara e rincara e la birra è arrivata a un euro e cinquanta!» Adolfo ha messo un figlio alla Sip, uno alle Poste e uno come bidello alla scuola media del paese. Capisci a me. Ma so’ cose vecchie! E quando vede un’ingiustizia… si incazza come a una bestia. Persino Ruzzone, che tiene la pensione di invalidità per la vista ma porta il trerruote, ha esultato come se aveva segnato Zoff. «Tiene sempre ragione lui… ogni cosa che dici, lui ti dice il contrario… Ma come l’hai sopportato per tutto questo tempo?» Io, per la verità, mi sono stato zitto. «E se il giudice lascia la Cantina a Iammacone? Con quale coraggio gli dico “segna!” quando ancora non mi arriva la pensione?». Così ho pensato… e non ho detto niente. Abbiamo ripreso le carte ma manco dopo due ore, la moglie di Iammacone ha richiamato l’attenzione di tutti, menando con il bastone di Peppino Luciupp vicino a una cascia di birra. «Ci ho ripensato… io e Iammacone non ci lasciamo più. Abbiamo chiarito. Da oggi lui pulisce il bancone e io mi assetto e faccio gli scontrini». Tutta la cantina si è ribellata. Ze la vulevan’ magnà! . |
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