Crepino i vecchi come a me! Oppure si mettano a disposizione!
PER IL BENE COMUNE DI LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2021
A Isernia hanno vinto i giovani. Per il Molise è una novità Per l’Italia no perché un comico, qualche anno fa, aveva fatto eleggere un sacco di giovani in Parlamento, il venticinque per cento circa.
Poi i vecchi, come al solito, fecero quello che fanno da sempre: tirare i piedi ai giovani così che dopo potevano dire che loro erano meglio dei giovani e che lo schifo che avevano fatto trovare alle nuove generazioni era meglio dello schifo che stavano facendo quelli più giovani di loro.
Anch’io sono vecchio ma vorrei crepare senza fare troppi peccati. E almeno quello di affossare i giovani non lo vorrei fare. Quando i Cinque Stelle vinsero le elezioni, i vecchi come a me, invece di essere contenti per non vedere più in Parlamento i figli di Cirino Pomicino, i figli di Craxi, i figli di Andreotti e persino i nipoti di Mussolini, cominciarono a tirare i piedi ai guagliuni e, invece di affidare a loro il futuro e la rivalutazione delle pensioni, li costrinsero a fare accordi prima con i democristiani della Lega e poi con i democristiani del Partito Democratico. Li costrinsero a fare le stesse cazzate che faceva prima la democrazia cristiana; li costrinsero a pigliare per il culo Greta e poi, quando è arrivato il fallimento, dovuto proprio al rifacimento delle cose democristiane di prima e al non considerare che il presente è cosa diversa dal cinquantennio precedente, quando loro stessi avevano procurato lo sfacelo dei giovani dissero la famosa frase: “Te leva dit’ i’!” cioè “Te l’avevo detto che finiva così!”
A Isernia, ora, stiamo allo stesso punto. I vecchi hanno lasciato una città brutta. Con un ospedale talmente brutto che Ruzzone, quando si va a tirare il sangue, ci va con gli occhiali da sole che si è riportato dall’Argentina. Senza piscina. Senza stagioni teatrali pubbliche. Senza programmazioni di concerti. E con la solita prosopopea che “Nu’ tenemm”, nu’ tenemm…” Nu’ tenemm stu cazz’! Ma chi ci viene a Isernia per vedere un elefante finto se la gente non va più nemmeno al circo a vedere quelli veri? Ma chi ci viene a vedere un centro storico tutto intonacato se a un’ora da qua ci stanno quelli con le prete? E “Nu’ tenemm’ e nu’ tenemm’…” Noi teniamo l’ignoranza e la presunzione. Che se non ci rimbocchiamo le maniche e facciamo mo la cultura e l’identità che ci sono sempre mancate; se non facciamo mo l’economia verde e i servizi che funzionano, tra cinque anni a Isernia ci rimane solo Castrataro e i consiglieri comunali di opposizione. Che pure quelli della maggioranza se ne saranno andati insieme a tutti gli altri giovani che tengono già pronte le valigie.
Mo… i vecchi come a me, Melogli e D’Apollonio, Iorio e Patriciello, ma anche i loro vice e i vice dei vice, possono fare come fanno i vecchi della Cantina Iammacone: aspettare lo sfacelo e poi affermare che loro avrebbero fatto meglio e che lo schifo che hanno lasciato era meglio di quello successivo. Oppure possono dimenticare i loro propositi di vendetta e di rivalsa e mettersi accanto ai giovani. Collaborare. Consigliare per il bene della città e non per interesse personale e di partito. Possono fare una opposizione sana, che miri a correggere il tiro delle proposte dei giovani e non ad affossarli nelle trappole burocratiche e poi godere di questo: “Avevamo ragione noi… Noi avremmo fatto molto meglio… Avete voluto affidarvi ai giovani?… questo è il risultato!”
I prossimi cinque anni saranno decisivi e definitivi per Isernia e per il Molise. Non ne avremo altri cinque per salvarci. Quello che hanno fatto i vecchi lo vediamo, sta davanti a noi e fa veramente schifo. Possiamo salvarci solo con i giovani, con la pulizia e con la competenza. Possiamo salvarci solo se li aiutiamo a salvarci. Oppure crepare democristiani come da sempre sta scritto nel nostro destino.
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- 22 giugno 2012 - Presentazione di Turzo Ten - Caffè Letterario di Agnone
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- 21 luglio 2015 - Presentazione di Turzo Ten - II Festa del Libro di Termoli
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- 9 settembre 2016 - Presentazione di TurzoTime al Bar Centrale di Isernia